Avrei tanto voluto conoscere Marco Simoncelli: per stringergli la mano e godere di quel sorriso che in molti dicevano fosse in grado di illuminare una giornata.
Così, quando mesi fa mi è capitata l’occasione di dover intervistare Ringo per questo settimanale, avevo fatto in modo di programmare l’incontro un martedì, nel palazzo di Virgin Radio, per poter incontrare anche Marco che proprio in quel giorno della settimana conduceva con lui “Revolver Supersic”.
Non volevo conoscere il "bel motocicilista famoso che piace alle ragazze": mi piaceva l'idea di conoscerlo di persona e "come persona", al di là della sua fama.
E sarei quasi riuscita nel mio intento se, a metà strada, una pioggia improvvisa non avesse bloccato la mia corsa in scooter verso la radio, facendo slittare l’appuntamento. Mi era rimasta solo la consolazione di una foto, di Marco e Ringo, durante una diretta del programma, a corredare il nostro articolo e un tragico destino, domenica, mi ha lasciato per sempre il rimpianto di non poterlo incontrare mai più.
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